RASSEGNA STAMPA

Uno... storico scrittore

Enrico nasce 42 anni fa a Vigo Rendena, turistica località in provincia di Trento. La sua famiglia ha radici profonde nel territorio, diciassette generazioni di Gasperi, tanto che la prima testimonianza di un suo antenato, tal Antoniolo, si ha già nel 1480. Tra il resto, ha inserito un personaggio con questo nome nel romanzo Soledimonte. A Vigo vive tuttora, insieme alla moglie Donatella e ai loro bambini; per sostentare la sua famiglia lavora come direttore delle filiali di Tione e Madonna di Campiglio della Banca di Trento e Bolzano (che non lo sponsorizza), mentre per passione fa lo scrittore. A tal riguardo il suo curriculum inizia al liceo scientifico quando, ferito nell’orgoglio dal primo insuccesso in un tema d’italiano, inizia a leggere e scrivere come un pazzo (parole sue) per rendere eccellente la propria media scolastica. Nel 1991 si laurea in Economia e Commercio all’Università di Trento con una futuristica (allora) tesi su Internet, che gli varrà una serie di premi dalla Regione Trentino Alto Adige e da Confindustria. Dopo la laurea insegna discipline economiche e matematiche alle superiori e intanto studia, approfondisce, scrive saggi storici e a carattere economico e si specializza in ricerche genealogiche. Poi un giorno, poiché è un ragazzo ambizioso e ama le sfide, molla la carriera di insegnante per intraprendere quella più soddisfacente (in ogni senso) di bancario, ma non sa, ne vuole, accantonare la propria passione per la scrittura e trasforma i suoi saggi storico-economici in romanzi… storici, ovviamente, anzi, più precisamente in gialli storici.

Esordisce come scrittore con il romanzo Il gambero di fiume, con il quale vince nel 1999 il premio Giuseppe Papaleoni, indetto dal Centro Studi Judicaria di Tione di Trento. Vincerà anche le due edizioni successive del 2002 con L’ultima ora e del 2005 con Soledimonte. Le motivazioni della giuria fanno sempre riferimento alla scioltezza dello stile, ai ritmi serrati della narrazione, al linguaggio preciso e appropriato, all’ambientazione storica rigorosa e tutto ciò riporta alla definizione di scrittore di gialli storici. Nelle sue opere, infatti, ci sono sempre uno o più delitti misteriosi, la ricerca del colpevole, il ritmo scandito dai colpi di scena, lo scioglimento finale inatteso: tutti gli elementi del giallo, quindi; ma soprattutto c’è l’ambientazione locale, il fatto di cronaca reale, se pur minore, la storia ufficiale raccontata attraverso le vicende di personaggi sconosciuti e umili, gli elementi del romanzo storico, insomma.

(Daniela Santese, Patchwork 2006, Merano)

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